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lunedì 28 febbraio 2011

L'isola di Utrost


Secondo una leggenda norvegese, i cormorani sono le anime dei naufraghi, i cui corpi non sono mai stati recuperati.
Questi marinai sfortunati, vittime del mare che per tanti anni li ha nutriti, verrebbero condotti sull'isola immaginaria di Utrost, dalle verdi colline e dai campi carichi di grano, a sud delle Lofoten.
Il pescatore che avvistasse l'isola e vi rivolgesse la prua, la vedrebbe sparire una volta avvicinatasi al legno della barca, come un miraggio.
Dall'isola di Utrost, le povere anime dei marinai avrebbero modo di tornare a casa in veste, appunto, di cormorani.
Cosa ha portato la tradizione orale delle Nordlands a scegliere proprio i cormorani come traghettatori di anime? Forse la livrea nera, funerea. Forse il volo, basso sulle acque, privo delle geometrie, delle acrobazie giocose di tutte le altre specie capaci di fendere l'aria. Forse la posa plastica che assumono quando asciugano al sole le piume zuppe d'acqua, quasi ad attendere l'abbraccio dei vivi, pianti chissà da quanto.

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