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martedì 1 marzo 2011

Vedette senza voce



Monte Maggiore, nel Comune di Allumiere, 663 metri sul livello del mare. Enormi antenne guardano in basso, oltre l'orizzonte.
Si tratta di quel che rimane di una delle stazioni NATO "ACE HIGH Troposcatter", una rete di radiotelecomunicazioni in VHF, che tra il 1950 ed 1996 ha collegato il fronte orientale della NATO, tra la Norvegia e l'estremo meridionale della Turchia.
Una catena di stazioni radio collegate con radar remoti. Un compito importante: raccogliere per primi i segnali radar dei bombardieri sovietici diretti verso obiettivi nucleari europei.
In altri termini erano le sentinelle avanzate della Guerra Fredda: gli occhi sgranati di un Occidente terrorizzato dal "Pericolo Rosso".
Oggi, Monte Maggiore è stato donato al Comune di Allumiere, che ha coinvolto l'Università Roma Tre e l'Associazione Radioamatori Italiani nella gestione del sito, a scopo sperimentale.
Saremo passati sotto Monte Maggiore chissà quante volte, senza vederle. Oggi è il loro giorno. Un pezzo della storia d'Europa è lassù. E io e Iris passiamo a toccarla con mano e a portarne via poche briciole, tra la memoria e l'obiettivo della nostra reflex.

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